Ed ora qualcosa di completamente diverso.
Parlerò di canzoni.
Alla faccia della diversità, dirà qualcuno. Avete ragione. Il mio era solo un abusato espediente per attirare l’attenzione. Anni fa c’era la moda di scrivere, sugli annunci nelle bacheche della mensa universitaria o in altre simili, in grande; SESSO. Le persone incuriosite si avvicinavano per leggere di cosa si trattava. Scoprivano che sotto la parola SESSO c’era un annuncio per vendere una bicicletta o libri o altro, A volte veniva fatto anche sugli annunci di camere in affitto.
Io mi sono limitato all’incipit di cui sopra.
Quando ho avuto l’incarico Giccì mi ha detto (leggi ordinato) di trattare qualunque argomento tranne il sesso e la politica. Sul primo ci sto riuscendo, sul secondo ho dei dubbi ma faccio finta di niente. Almeno fino a quando qualcuno non se ne accorge.
La canzone della quale voglio parlarvi è di un cantante portoghese, Vitorino. La canzone in questione è la prima che ho sentito cantata da questo cantante, e anche la prima canzone portoghese in assoluto, verso la fine degli anni ottanta. Il titolo è “Menina estás à janela”. “Ragazza che stai alla finestra”.
Il mio lettore di portoghese ce la portò come esempio di musica portoghese. Mi era piaciuta subito e, negli anni a seguire, ogni tanto mi ritrovavo fra le mani il testo scritto si un foglietto.
L’anno scorso mi è ricapitato fra le mani e, per curiosità, sono andato a guardare, su youtube, se la trovavo. L’ho trovata, anche in diverse versioni, e anche altre sue canzoni. Così mi sono interessato anche al cantante e ho cercato di informarmi.
Vitorino Salomé Vieira, conosciuto come Vitorino, è nato a Redondo, nell’Alentejo, nel 1942. Nasce in una famiglia di musicisti. In casa tutti suonano uno strumento. Lui è il terzo figlio e Janita Salomé, altro famoso cantante portoghese, è il quarto.
Durante il servizio militare conosce Zeca Afonso, mito della canzone portoghese contemporanea, e diventano amici.
Nel 1968 comincia a frequentare il corso di belle arti ma già dipingeva.
Emigra in Francia per studiare pittura e per vivere lava piatti nei ristoranti. Un amico gli dice che avrebbe potuto guadagnare di più suonando la chitarra per strada o nei metrò. Prova a seguire il consiglio dell’amico, funziona. Abbandona i piatti e prende la chitarra.
Collabora alla realizzazione del disco di Zeca Afonzo “Coro dos Tribunais”. Nel Marzo del 1974 partecipa al concerto del I° incontro della canzone portoghese. In quello stesso anno pubblica il suo primo disco “Morra Quem Não Tem Amores”. Un omaggio a Jose de Brito (velho Brito), storico anarchico portoghese, che compare nella copertina del disco.
A questa breve biografia degli inizi della carriera di Vitorino aggiungo solo da data di incisione della canzone
Qui mi fermo. Parlare degli oltre quaranta anni di carriera di Vitorino sarebbe troppo lungo. Ancora oggi continua a tenere concerti e ad occuparsi di musica.
Il mio intanto è solo quello di dare degli spunti di interesse che ognuno, se vuole, può andarsi a cercare da solo. Le mie informazioni le ho prese da wikipedia. Purtroppo la versione in italiano è un po’ misera di contenuti. Si possono trovare molte più informazioni sulla versione portoghese.
Di seguito potete trovare il testo in originale con traduzione a fronte.
Su youtube potete trovare moltissime interpretazioni della canzone, sia eseguite da Vitorino che da altri.
Vi scrivo due indirizzi di youtube con due versioni della canzone, una di Vitorino
e una della “Tuna Universiária do Minho”
https://www.youtube.com/watch?v=NIf0oox-dPM
Buon ascolto.
Ugo Tartarugo
P.S.: Vi anticipo che l’argomento di uno dei prossimi scritti avrà come argomento “Las Tunas”.
Cosa saranno mai?
Menina estás à janela (Ragazza che stai alla finestra)
(Vitorino)
Menina estás à janela
Ragazza che stai alla finestra
com o teu cabelo à lua
coi tuoi capelli alla luna
não me vou daqui erbora
non me ne andrò via da qui
sem levar uma prenda
tua senza prendere un tuo pegno
sem levar uma prenda
tua senza prendere un tuo pegno
sem levar uma prenda dela
senza prendere un suo pegno
com o teu cabelo à lua
coi tuoi capelli alla luna
menina estás à janela
ragazza che stai alla finestra
Os olhos requerem olhos
Gli occhi cercano gli occhi
e os corações corações
e i cuori i cuori
e os meus requerem os teus
e i mie cercano i tuoi
em todas as ocasiões
in ogni occasione
Menina estás à janela
ragazza che stai alla finestra
com o teu cabelo à lua
coi tuoi capelli alla luna
não me vou daqui erbora
non me ne andrò via da qui
sem levar uma prenda
tua senza prendere un tuo pegno
sem levar uma prenda
tua senza prendere un tuo pegno
sem levar uma prenda dela
senza prendere un suo pegno
com o teu cabelo à lua
coi tuoi capelli alla luna
menina estás à janela
ragazza che stai alla finestra
Menina estás à janela
ragazza che stai alla finestra
com o teu cabelo à lua
coi tuoi capelli alla luna
não me vou daqui erbora
non me ne andrò via da qui
sem levar uma prenda
tua senza prendere un tuo pegno
sem levar uma prenda
tua senza prendere un tuo pegno
sem levar uma prenda dela
senza prendere un suo pegno
com o teu cabelo à lua
coi tuoi capelli alla luna
menina estás à janela.
ragazza che stai alla finestra.
Ugo Tartarugo.