Qualcuno di voi penserà: “Stavamo in pensiero. Quando arriverà a distruggere la letteratura cinese?”. Vi rispondo subito: “Ora è il loro turno.”.
Da quello che ho capito nel corso dei secoli i cinesi hanno scritto poesie così come oggi si scrivono messaggi al telefonino. Con la stessa prolificità. Ovviamente mi riferisco ai cinesi colti e con le possibilità economiche di darsi un’istruzione.
Le prime poesie cinesi risalgono al 1753 A.C. contenute ne “Il libro delle odi” dove la più antica è del 1753 A.C. La maggior parte però è datata fra l’800 e il ‘600 A.C.
La raccolta dalla quale ho tratto le poesie che vi presento arriva fino al 1278 D.C.
Per questo spazio sono andato a scegliere tre poesie particolari. Non scritte da poeti “professionisti” del verso, ma da persone che si dedicavano al verso anche quando scrivevano delle lettere. Anche solo per dire come stavano alla persona cara. Così come oggi, dicevo, si scrive un messaggio al telefonino.
Ugo Tartarugo
Il libro delle odi
(1753-600 a.C.)
Le rondini1
Le rondini volano insieme,
L’una sorpassa l’altra.
Questa Dama ritorna alla sua famiglia paterna;
L’accompagno lontano, lontano, nella campagna.
Già non la scorgo più…
Le mie lacrime cadono fitte.
In linea retta, decise,
Le rondini escono in volo.
Questa Dama ritorna alla sua famiglia paterna;
Per un lungo tratto l’accompagno nel Sud.
Già non la vedo più…
Pare che il cor mi si spezzi.
In te, Sorella, confidano tutti;
Perfetta è la tua virtù.
Sii sempre amabile e dolce,
Candida e virtuosa per tutta la vita.
Solo il pensiero del nostro defunto Signore
Da la forza di vivere alla tua mesta sorella.
1 Composto dalla regina dei Wei per la seconda sposa di suo marito,che in seguito alla morte del re e a un colpo di stato fu costretta afuggire e a rifugiarsi presso i genitori (719 a.C.). Esempio dei buonirapporti che correvano spesso fra mogli e concubine.
Dinastia dei Han
(206 a.C. – 220 d.C.)
Canzone delle teste bianche1
L’amor nostro era puro
Come neve sui monti,
E bianco come luna
Che appare tra le nuvole.
Mi van dicendo
Che i tuoi pensieri
Son doppi. Ed ecco
Son venuta per rompere.
Oggi berremo
Una coppa di vino;
Doman ci lasceremo
Lungo il Canale.
Così, camminando
Lungo il Canale
Fin dove biforca
Levante, Ponente.
Ohimè, ohimè
E ancora ohimè!
Così pianger deve
Una fanciulla
Quando è sposata,
Se non ha trovato
Uno dal cuor sincero,
Uno che non la lasci
Finché ha bianchi i capelli.
CHO WEN-KIUN
1 Composto da Cho Wen-kiun amante del poeta Ssuma Siang-yu contemporaneo dell’Imperatore Wu-ti dei Han. Divenuto ricco e celebre,il poeta pensava di abbandonarla, ma commosso dalla «canzone delleteste bianche» la sposò.
A sua moglie
Dacché intrecciammo i capelli e fummo sposi
Il nostro amore non fu spezzato da dubbi.
Restiamo dunque allegri per questa notte
Tra feste e giochi; finché il buon tempo dura.
A un tratto mi torna in mente la via da percorrere,
Balzo dal letto e m’affaccio sul davanzale.
Le stelle e i pianeti sono tutti sbiaditi nel cielo,
Lunga, lunga è la strada – non posso restare.
Vado a servire sul Campo di battaglia
Senza sapere quando ritornerò.
Ti tengo la mano; con solo un profondo sospiro –
Più tardi il pianto – quando saremo divisi.
Goditi intanto i fiori di primavera
Ma non scordare il nostro tempo d’amore.
Sappi che se son vivo ritornerò,
Se muoio saremo ancor nel pensiero uniti.
SU WU (100 a.C.)
Su Wu era un generale dell’Imperatore Wu-ti. Insieme con Li Ling, altro generale, corrispondeva in versi
Risposta della moglie di Su Wu
Or ora ci siamo sposati;
La nostra unione è di un giorno
E già ci dobbiamo dividere.
Il vento freddo sconvolge
Le lunghe erbe autunnali;
La cicala agonizza
I trilli dei grilli si seguono,
Aggrappandosi a un ramo morto;
La brezza si leva e turbina
E strappa ramo e cicala.
Questa forse non piange
Per esser portata dal vento
Ma piange la fuga del tempo.
Gli anni succedono agli anni.
Quando ci rivedremo?
Vorrei che noi fossimo quella coppia di cigni:
Attorno ad un limpido stagno vivono insieme
Mestamente cantando.
LA MOGLIE DI su wu (100 a.C.)
Avevo detto tre ma in realtà sono quattro. Non è facile dover scegliere solo tre poesie in mezzo a decine. In più la risposta della moglie di Su Wu era troppo interessante per trascurarla.